Bluffare è un’arte indispensabile per giocare e vincere a giochi di società e di carte. Dal Cluedo al poker, il bluff è un elemento chiave per la vittoria e può fare la differenza fra un principiante e un professionista. Come una vera e propria scienza, il bluffare ha regole molto precise e scientifiche, non sempre facili da applicare. Il termine deriva dall’inglese che significa simulare e fa riferimento a un atteggiamento verbale e fisico che costituisce una strategia di gioco da tenere nei confronti degli altri. Lo scopo di questa applicazione strategica non è solo di far credere qualcosa agli altri, ma anche di indurli in errore a seguito di una realtà deformata.
Il fatto che il bluff sia una scienza con delle regole è evidente nel fatto che di recente una macchina è riuscita ad apprendere queste regole e a metterle in atto in modo oggettivo, vincendo contro l’essere umano in una partita di carte. Il bluff, tuttavia, ha senso solo in giochi in cui ci si confronta con un avversario e non per esempio nel mondo delle slot machine. Se non hai l’arte del bluff, evita di confrontarti con altri player e preferisci attività individuali, per esempio clicca qui per giocare online a book of ra deluxe, sarete solo tu e la dea bendata.
Bluffare al gioco: arte e strategia
Il bluff consiste nel mascherare le proprie emozioni in funzione della propria strategia di gioco per ingannare il proprio rivale. É possibile fingere di avere in mano quello che non si ha o nascondere quello che si ha, fingendo di non avere nulla. Ovviamente il bluff funziona se si usa con parsimonia, abusandone la credibilità sfuma. Per bluffare e raggiungere dei risultati è altresì necessario valutare sempre il giusto momento per applicare quest’arte. Per trovare il momento giusto per mettere in campo la propria strategia occorre fare una serie di valutazioni indispensabili, in particolare vanno analizzati:
- l’avversario: quelli che non mollano mai comunque e i novizi sono pericolosi per il player. I primi perché indipendentemente dal bluff continueranno sulla loro strada, i secondi perché sono del tutto imprevedibili.
- lo stato di gioco: i colpi di coda in una situazione di gioco negativa sanno sempre di bluff, quindi vanno evitate.
- la propria credibilità: se si bluffa sempre si perde di affidabilità.
I segnali del corpo
Ogni persona ha delle reazioni fisiche o movimenti quasi impercettibili che ne mostrano lo stato d’animo. Analizzare il proprio avversario e saper leggere i suoi segnali del corpo è importante e molto utile durante il gioco. Occhi e mani sono spesso la vetrina della personalità, non a caso in tornei di alto livello ci sono persone che giocano a carte con occhiali da sole e felpe con il cappuccio. Se la persona trema, ad esempio, è probabile che abbia una mano vincente, così anche quando ricontrolla più volte la sua mano.
Oltre ai segnali del corpo puri, anche il modo di gestire la postazione può dire molto. Se le chips sono ben impilate, il giocatore facilmente sarà aggressivo quasi esclusivamente quando ha mani forti, mentre se è disordinato facilmente sarà un loose. Lo stesso per le puntate: la puntata ordinata è già pronta per essere ripresa grazie a una mano vincente, la puntata disordinata, invece, è quella di chi probabilmente sta mentendo o è pronto a perdere.