Pranzi veloci e cene in compagnia. Sempre più italiani scelgono la consegna a domicilio

Si mangia sempre meno dalla nonna, si passano sempre meno ore ai fornelli e si opta sempre più di frequente per il servizio di consegna a domicilio dei migliori marchi del food: succede anche in Italia, Paese che tradizionalmente ha sempre preferito ristoranti e trattorie al fast food.

Una rivoluzione? Forse sì, perché la storia che ci raccontano i dati è quella di un popolo che, una volta scoperta la comodità dei servizi a domicilio, ordina sempre di più via smartphone e via computer il proprio pasto.

I servizi di questo tipo sono divisi fondamentalmente in due categorie: da un lato abbiamo le App che consegnano per conto terzi e che offrono un parterre di piccoli e piccolissimi ristoranti autonomi.

Dall’altro invece App e servizi di consegna che fanno capo direttamente ai grandi gruppi del settore food, come McDelivery di McDonald’s, servizio recentemente inaugurato in Italia e in fortissima espansione.

Addio pizza al taglio, benvenuta varietà

C’è poco da discutere sulla presunta pigrizia di noi italiani. Sono in realtà decenni che, quando la voglia di cucinare è poca o magari il tempo non è sufficiente per farlo, ci rechiamo in pizzeria per portare via qualche cartone per sfamare famiglia e amici.

Se fino a poco tempo fa le pizzerie al taglio erano l’unica alternativa per un pasto veloce e gustoso, oggi grazie alle App e ai servizi di consegna abbiamo sempre più possibilità a disposizione, potendo scegliere tra alimenti e cucine diverse a prezzi molto contenuti, senza muovere un passo e aspettando comodamente sul divano.

I vantaggi, in termini di varietà e comodità, sono tantissimi ed è per questo che nelle città dove questi servizi sono già molto diffusi sono sempre di più gli italiani che ordinano tramite App il proprio pasto.

Agli italiani piace comodo, ma anche gustoso

Non è soltanto una questione di comodità, che è comunque cruciale per il successo che stanno attraversando questi servizi. È una questione anche di varietà e di gusto, dato che l’ingresso nel mercato dei grandi gruppi ha permesso a noi italiani di scegliere tra cibi diversi, sempre controllati e gustosi e consegnati ancora caldi sulla porta di casa.

Dietro gli strali verso questo nuovo modo di intendere cucina e cibo si nasconde spesso l’incapacità di comprendere il nuovo che avanza, soprattutto da piccoli e medi operatori di mercato che stanno perdendo terreno verso queste nuove soluzioni.

Agli italiani piace mangiare bene, è innegabile. Ma è altrettanto vero che molti dei piccoli e piccolissimi ristoratori, spesso troppo restii ad accettare nuovi modi di fare business, dovranno fare i conti con un forte ridimensionamento dei volumi di affari.

Che ne sarà del settore food all’italiana? Lo scopriremo nei prossimi mesi.